venerdì, novembre 23, 2007

Eredità scomoda

Oggi a Roma verranno beatificati circa 500 (cinquecento) religiosi ammazzati dai comunisti e dagli anarchici (i repubblicani) spagnoli durante la guerra civile del 1936, vinta dal Generalissimo Franciscofranco.

Le cifre che io conosco, lette anni or sono sul Bollettino Salesiano, riguardano gli ammazzamenti di alcune migliaia di religiosi.
Non so in quale modo gli attuali 500 siano stati selezionati.
C’è spazio e tempo per beatificare anche tutti gli altri, oggi mancanti.

Invece il tempo per mandare a cagare il “comandante” della RAI, Petruccioli, è ampiamente scaduto.

Eccheccincastra Petruccioli con i martiri spagnoli ?
C’incastra con lo stile RAI attuale

Oggi il TG1 (non sto parlando del TG3, bollettino della sinistra) ci ha informati che i 500 nuovi beati sono stati ammazzati dagli oppositori di Franciscofranco.
Chiaro no? Gli oppositori.
E’ in bel titolo, neutrale, non qualificato di destra o sinistra. Non offende nessuno.
Chiamare la gente con il suo nome proprio, cioè comunisti e anarchici è brutale, politicamente sconveniente.

Considerato il livello di cultura storico/politica degli italiani under-70 di oggi,
mi fa immaginare quanta poca gente sappia chi erano gli oppositori del Generalissimo.

Il massacro di preti e suore perpetrato dalla sinistra spagnola dell’epoca è stata cosa notissima da sempre.
La Chiesa Cattolica non ha mai fatto clamore in passato sul sacrificio di questi suoi sacerdoti.

All’epoca di Franco la Chiesa ha evitato di sbandierare gli orrori dei repubblicani, probabilmente per non apparire schierata con il regime franchista.

Alla fine del franchismo, la transizione morbida verso la democrazia, transizione magistralmente preparata da Franco che ha fatto anche accettare Juan Carlos agli spagnoli (nonostante non fosse l’erede al trono), ha creato una situazione di pace sociale durata fino ai giorni nostri.
In questa atmosfera di unità nazionale, il rivangare il passato e riaprire le ferite rimarginate della guerra civile era inopportuno.
La Chiesa, per amore della pace sociale, ha evitato di mettere sotto i riflettori la dimensione del sacrificio sopportato per mano della sinistra.
Avrebbe voluto dire rovinare senza scopo la convivenza civile della Spagna.

Finalmente è arrivato lo Zapaterismo a rompere questa noiosa situazione.
Zapatero non ci sta a lasciare le cose come sono. Lui vuole lasciare un segno nella storia.
Magari una cagata per terra, piuttosto di niente.

Lui si è messo coscienziosamente a rivoltare tutte le tradizioni cristiane della Spagna.
Mi viene in mente anche gli onori nazionali conferiti alla Pasionaria
La Pasionaria, al secolo Dolores Ibarruri, guidava i repubblicani ad invadere i conventi di clausura e violentare le suore.
Alla sua recente dipartita, Zapatero l’ha glorificata a ricordo imperituro.

La Chiesa, ad un certo punto, ha deciso che fosse il momento di parlare. Cioè di far parlare i fatti.

Questo ha messo in crisi anche lo schieramento di sinistra italiano, infastidito da questa eredità ideologica,
Schieramento che ha però ha in mano la cabina di comando RAI.
Allora lo zapaterismo è entrato anche al posto di pilotaggio della RAI.

Finora si accontentavano di sparare merda quotidiana su Bush dal bollettino di famiglia TG3.
In questo caso Bush era fuori bersaglio.
(Fra qualche anno, poveretti, rimangono orfani di Bush !!!)

Eppoi, a parte il TG3, il linguaggio degli altri TG-RAI andava controllato

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