mercoledì, gennaio 02, 2008

Confusione

In questi giorni possiamo toccare con mano quanto sia sgangherato il nostro sistema politico.
Negli USA viene eletto un parlamento (Camera+Senato) fuori controllo del Presidente Obama.
Ci saranno discussioni accanite di ogni genere ma il Presidente resta dov’è, con i suoi Ministri.
Il Presidente dovrà fare i conti con il parlamento, per le innovazioni. Il resto è ordinaria amministrazione sulla base delle leggi esistenti.
Le elezioni anticipate non esistono in USA. Neanche quando hanno ammazzato il presidente.
Il potere legislativo (parlamento) ed il potere esecutivo (presidente) sono separati.
Amministrare (cioè governare) è una cosa, legiferare (cioè cambiare le leggi) è un’altra.
Ognuno dei due poteri è indipendente dall’altro.
In Italia abbiamo un sistema intrecciato: il governo è nelle mani del parlamento. Se un blocco politico vince ma poi si rompe si possono fare due cose:
- costruire in parlamento un altro blocco, anche più fragile del precedente,
- oppure fare nuove elezioni.
Questo meccanismo è stato “la fabbrica dei governi” per tanti anni in Italia.
La programmazione di governo a lungo termine non ha mai potuto esistere. I risultati si sono visti.
Uno fa un programma o una cosa, se fa in tempo. Il nuovo che arriva ferma tutto e ne fa un’altra.
E’ un gioco che può piacere ai partecipanti perché lascia a tutti la speranza di poter presto entrare nella prossima coalizione e avere le mani in pasta. Non dovrebbe piacere ai cittadini.
Se questi hanno conservato la lucidità, nonostante i bagni ideologici a cui sono stati sottoposti.
I semplici cittadini dovrebbero tentare di cambiare il sistema
La nostra Costituzione è stata “santificata” dagli addetti ai lavori per interesse.
Nessuno di loro la mette più in discussione.
Nessuno vuole un governo “corazzato” per quattro o cinque anni. Non è divertente.
Questi qui si accapigliano intorno alla “legge elettorale” come se fosse questa a poter cambiare le cose. La legge elettorale lascia il tempo che trova. Il gioco rimane sempre quello
E’ la Costituzione da cambiare.
C’è qualche speranza che succeda ?
Un tempo era Fini che sosteneva il “presidenzialismo”. La sinistra lo tacciava di fascismo.
Saluti affettuosi a tutti.
Franciscofranco
























Universi costituenti il mondo attuale

A mio uso e consumo ho tentato di fare una classificazione degli universi costituenti il mondo attuale.
Non pretendo che questa schematizzazione sia una verità scientifica; è solamente una visione personale, condivisibile o meno, del mondo attuale. Ci sono inoltre zone di confine tra gli universi ed alcune nazioni non posizionabili nella mia mappa.
La mappa è finalizzata a dimostrazioni successive.
Con l'ausilio di questo schema, tento di dare una mia spiegazione ai conflitti terroristici attuali.
Esistono approssimativamente trè universi:
- L'universo Lavoro
- L'universo Parassita
- L'universo Miseria
L'Universo Lavoro
Fondato dall'Europa attraverso la scienza e l'industria, è costituito oggi da Europa (Russia inclusa), dai figli dell'Europa, USA, Canada, Australia e dagli Stati Asiatici che si sono accodati: Giappone, Cina, India, Corea del Sud, ed altri minori.
In cinquecento anni l'Universo Lavoro ha trasformato il mondo dal Medioevo all'attuale.
L'Universo Parassita
Costituito dagli Stati petroliferi del Medio Oriente che ricevono dall'Universo Lavoro un beneficio economico assolutamente straordinario e unico nella storia umana: I PETRODOLLARI.
Beneficio di cui godono da più di cinquant'anni, senza averne alcun merito, se non quello di avere il petrolio sotto i loro piedi.
Pur facendo parte del mondo ricco, l'Universo Parassita non è entrato a far parte dell'Universo Lavoro.
Questo fatto è in stridente contrasto con il caso di altre Nazioni assolutamente prive di ricchezze naturali come Giappone e Corea del Sud, che sono invece entrate a pieno titolo nell'Universo Lavoro.
L'Universo Miseria
Sono gli Stati Africani e parte degli Stati sudamericani rimasti al palo.
Sono nazioni ferme.
Il lavoro industriale non riesce a decollare in queste nazioni.
Esiste ormai un divario culturale incolmabile, una voragine, tra queste aree e l'Universo Lavoro.
Lo sviluppo dovrebbe iniziare dall'agricoltura industrializzata che potrebbe produrre merci esportabili nel mondo ricco.
Questo non succede per colpa del mondo ricco che difende la sua agricoltura con egoistiche tasse d'importazione.
Il mondo ricco si limita a fare la carità all'Universo Miseria.
Il colonialismo poteva essere lo strumento per trainare questi popoli verso il mondo industriale.
Per colpa della seconda guerra mondiale il colonialismo è durato troppo poco per poter esercitare una tale influenza da colmare il divario culturale.
Forse potrà essere la Cina in futuro a penetrare e cambiare l'Universo Miseria
Conflitti terroristici attuali
L'Universo Parassita. costituito in gran parte dai Paesi Islamici, ha iniziato da tempo una guerra all'Universo Lavoro, colpevole non di essere ricco, ma bensì di detenere il potere e di plasmare il mondo a sua immagine e somiglianza.
L'inizio di questa guerra può essere fatto cincidere pressapoco con l'avvento al potere di Komeini in Iran, che ha segnato l'inizio di una serie di attacchi terroristici, in particolare a linee aeree, ed è continuata poi con il tentativo di Saddam di occupare il Kuwait. Poi è arrivato l'attacco alle Torri Gemelle (il secondo) e tutti gli altri. Ora abbiamo la sfida del leader iraniano Amadinajed, che minaccia apertamente la distruzione di Israele ed annuncia al mondo il possesso della tecnologia nucleare.
Questa guerra di nuovo genere è fomentata da due fattori:
Fattore culturale.
L'Islam non sopporta che il mondo venga plasmato ad immagine e somiglianza dell'Occidente. Tutte le altre parti del mondo lo hanno accettato, in particolare l'Asia, dove gli antichi costumi sopravvivono solamente a titolo folcloristico.
L'Islam è refrattario all'Occidente.
Fattore potere economico e commercialeL'Islam petrolifero, cioè quello che io chiamo l'Universo Parassita, ha coscienza di avere raggiunto un potere paragonabile a quello dell'Occidente, sia per i capitali accumulati in cinquant'anni di vendita del petrolio, sia per la posizione strategica in cui si trova potendo manovrare i rubinetti del petrolio.
Daltronde, pur essendo ricco quanto l'Occidente, l'Islam petrolifero non è riuscito ancora ad industrializzarsi.
Terminato il petrolio non ci sarà futuro per queste nazioni.
L'unica speranza per loro è di rovesciare l'attuale equilibrio di potere, presidiato attualmente dagli USA, ed impadronirsi politicamente del''Universo Lavoro
Si tratta per loro di agire ora o mai più.
La fine di questo monopolio del petrolio si stà profilando all'orizzonte.
Secondo la British Petroleum ci sono riserve petrolifere per altri 40 anni.
Stanno inoltre sorgendo altre potenze mondiali, le tigri asiatiche Cina e India, ancora più ostiche da battere che non l'Occidente.
Qualcuno potrebbe obiettare che l'Arabia Saudita stà con l'Occidente.
Si, però è stata fortemente sospettata da parte USA, in occasione dell' invasione irachena del Kuwait, di essere segretamente d'accordo con Saddam.
La sua amicizia con l'Occidente è ambigua. In cambio il suo potere economico formidabile.
Conclusioni
L'attuale guerra terroristica non è tra i ricchi ed i poveri del mondo.
E' tra un potere esistente ed un potere emergente.
Noi siamo economicamente e culturalmente il potere esistente.
Convinciamoci che dobbiamo tifare per il mantenimento di questo equilibrio.
E' la sopravvivenza di tutto quello che siamo e che abbiamo.