lunedì, febbraio 05, 2007

Buoni Samaritani ?


Dalla Tv, casualmente, sento discutere sulla legge Bossi-Fini.

C’è uno del governo che dice peste e corna della legge, e una ex-governo che la difende.

Nella discussione sento dire da quello del governo che i datori di lavoro italiani, statisticamente, hanno bisogno di assumere in media di 200mila extracomunitari all’anno. Tutti gli anni.

Esco dal pro-e-contro della discussione sulla legge Bossi/Fini e faccio una serie di considerazioni personali.

In Italia c’è un tasso di disoccupazione che se non sbaglio si aggira sul 7% della forza lavoro.
Lavorano circa 20 milioni di persone (i miei sono dati grossolani)
Deduco quindi che si tratta di circa un milione e mezzo di disoccupati.

Quei duecentomila posti di lavoro utili per gli extracomunitari fanno schifo agli italiani disoccupati ?
Oppure sono i datori di lavoro che cercano duecentomila schiavi ?

Mi par di capire che siamo diventati troppo ricchi per fare tutto il lavoro che serve alla nazione.
E che le famiglie sono troppo ricche per dannarsi l’anima se un figlio non lavora.
Intanto che il ragazzo non ha un posto magari potrebbe anche andare a fare una vacanza all’estero, no ?.

Ai miei tempi c’era poco da storcere il naso: in gioco c’era la necessità di pagarsi i tre pasti al giorno.
I disoccupati erano una categoria diversa da oggi.

Insomma, mettiamoci d’accordo:
è giusto lamentarsi per la disoccupazione giovanile ?
oppure bisogna piangere perché non lasciamo entrare quei poveri stranieri bisognosi ?
Le due cose sono incompatibili. Dobbiamo scegliere tra l’una e l’altra.

Scegliamo di piangere per gli extracomunitari (che godono di tutta la mia simpatia e comprensione umana) ?
E quindi li facciamo entrare ?
Okkay !!! Scegliamo di essere buoni. Continuo ad essere contento della scelta.

Sulla base della corrente di pensiero anti-Bossi/Fini dobbiamo anche accettare le ricongiunzioni familiari.
Di conseguenza i duecentomila diventano automaticamente almeno seicentomila. Per anno.

E va bene ? che cosa ci vuoi fare ?!!!
Niente dico io. Bisogna solo ricordarsi che abbiamo scelto di essere il “buon Samaritano”.
Dobbiamo poi essere coerenti e non lamentarci di dover dividere il pane con loro.

Questi poveracci fanno oggi una fatica enorme a trovare una casa in cui vivere.
Ne vogliamo far arrivare tranquillamente altri seicentomila l’anno ?

Penso che sia molto più umano e razionale fare qualcosa perché possano lavorare a casa loro.

Invece di continuare con gli slogan anti-colonalismo militare, politico, economico, ecc. ecc. ecc.
cerchiamo di comprare qualcosa da loro !!!
Qualcosa che si produca al loro paese !!!

Vostro affezionatissimo
Franciscofranco

Africa, colonia cinese

Pare proprio che la Cina abbia intenzioni serie con l’Africa.
La vuole proprio sposare.
Mi piace l’idea, sono contento. Questo matrimonio s’ha da fare.
L’Europa verrà scurnacchiata dalla Cina, come direbbero simpaticamente i napoletani.
All’Europa gli sta solo bene.
L’Europa è pigra, paciosa, svogliata, indifferente al continente vicino in stato comatoso.
All’Europa nun gliene può ffregà ddemeno, dichenn’a Rroma.

In compenso i Cinesi adesso vanno in Africa a delocalizzare le loro aziende, insegnare il mestiere ai negrotti e comprare materie prime.
Hanno ancora la volontà di sudare, i cinesi.
Ai ritmi che stanno andando loro, fra qualche decennio avranno colonizzato l’Africa, con buona pace dei ricchi e supponenti europei. I nuovi ricchi con la puzza sotto il naso

Mi viene la voglia di fare il chiaroveggente, ed immaginare l’Africa come “testa di ponte cinese” per colonizzare anche l’Europa.
Peccato che non farò in tempo a verificare le mie capacità profetiche.
Devo trovare il modo per scriverlo su una lapide di marmo, così qualche storiografo del duemilacento mi riscopre. Pensa che soddisfazione !!!

A pensarci bene gli europei hanno sempre snobbato l’Africa.
All’epoca delle grandi esplorazioni l’Africa è stata messa all’ultimo posto, nonostante ci si potesse andare a piedi.
D'altronde gli italiani non hanno ancora scoperto la Svizzera.

L’Africa, nostra vicina di casa, è stata esplorata e colonizzata solo nel 1800; con tre secoli di ritardo rispetto all’America.
A metà del 1900 gli europei sono stati cacciati via dall’Africa ad opera di americani e russi, divenuti i padroni del campo.
Quindi i “boveri negri” hanno avuto poco tempo per “rubare a noi il mestiere”.

Divenuti poi Unione Europea abbiamo pensato quanto mai democraticamente ai cazzacci nostri.
Via le dogane all’interno dell’Europa ricca, per facilitare lo sviluppo economico; in compenso mantenimento delle dogane ai prodotti della povera Africa.
Ma non basta.
Dato che l’Africa può solo offrire prodotti agricoli, l’Europa regala signorilmente soldi ai propri agricoltori per aiutarli ad affrontare la concorrenza africana.
Bisogna salvare l’agricoltura. La nostra ben s’intende. Gli africani vadano pure a remengo !!!

Alura i negher vegnen chi in barchetta !!! I negri vengono qui in barchetta.
Ci scherzo sopra ma è una tragedia immane.

Ed è anche stupidamente irrazionale spopolare l’Africa e far venire qui gente in una nazione (l’Italia) già sovrappopolata.
L’Italia è il Paese più densamente popolato d’Europa, anche se le statistiche non lo dicono.
La superficie dell’Italia è all’ottanta per cento montagnosa.
Vuol dire che la densità dichiarata (190 persone a km quadrato) deve essere, nella realtà abitativa, moltiplicata per cinque.
E’ quindi il doppio dei Paesi europei più popolati (Olanda e Belgio).

Adesso ci sarebbe l’occasione per demandare all’Africa il compito di coltivare i prodotti necessari a fabbricare il carburante di origine vegetale (etanolo e biodisel)
A favore dell’ecologia.
Si può scommettere che l’Europa stanzierà altri soldi per “incoraggiare” queste coltivazioni in casa propria.
Continueranno però gli ipocriti piagnistei di commiserazione per i popoli africani.
E lo stonato blà, blà, blà di falsa solidarietà dei nostri politici.

Pùsè gnurant e cativ de inscì se moer !!! Più ignoranti e cattivi di così si muore.


Buona notte a tutti
Franciscofranco