mercoledì, aprile 01, 2009

NUCLEARE ???

Ho potuto approfondire ulteriormente la questione del nucleare per l’Italia, attraverso una serie di articoli pubblicati dalla rivista mensile di ALDAI, a cura del medesimo gruppo di lavoro di cui ho scritto di recente.
Chi è interessato può trovare una sintesi della situazione italiana qui nel seguito.
Vorrei solo chiarire un aspetto importante per la diatriba tra
termoelettrico+nucleare ed eolico+fotovoltaico.
La rete di produzione dell’energia elettrica richiede una garanzia di funzionamento continuo che può essere assicurata solo dai sistemi termoelettrico e nucleare (sistema tradizionale)
I sistemi eolico e fotovoltaico possono solo far risparmiare nel consumo energetico, ma non possono ridurre la potenza installata dell’insieme tradizionale termoelettrico/nucleare a garanzia della continuità.
Si possono installare pale eoliche e pannelli solari a volontà, ed è una buona cosa, ma il sistema tradizionale deve avere comunque la potenza necessaria a fornire autonomamente tutta l’energia richiesta dalla nazione, in qualunque giorno, ora e condizione climatica.
 In conclusione (importante), installando eolico e solare non si riduce minimamente la quantità di nucleare necessario a fronteggiare la richiesta di potenza totale della rete, sia attuale che futura.
 Questo dico anche (e specialmente) in risposta alle  stronzate  udite in televisione qualche settimana fa per bocca di Antonio Di Pietro che sparava anatemi contro il governo
che invece di spendere i soldi per il solare e l’eolico fa fare affari a Sarkozy con il nucleare.
Riassunto da articoli  della rivista mensile di ALDAI
Situazione italiana nel 2006
87 milioni di tonnellate di prodotti petroliferi consumati
88 miliardi di metri cubi di gas naturale consumati
25 milioni di tonnellate di carbone consumati
340 miliardi di KWh (2007) consumati in energia elettrica
Rilascio totale annuo nell’atmosfera di circa 450 milioni di tonnellate di CO2
 previsione consumi elettrici per il 2020
Consumo annuo previsto di 440 miliardi di KWh
100 miliardi in più degli attuali 340
 Obiettivo ambientale tra la nazioni UE (entro il 2020)
Ridurre del 20% annuo le emissioni di CO2
Per l’Itala significa 280 miliardi KWh annue di energia elettrica pulita
da produrre mediante nucleare+eolico+fotovoltaico.
 Programma attuale
Il programma italiano attualmente considerato
è basato su 4 centrali nucleari (ipotesi in attesa di nuove leggi)
Potenza installata per ogni centrale 3,2 milioni di KWh
Per una produzione annua di 84 miliardi di KWh
Si aggiungono 9 miliardi di KWh annui mediante 2.000 torri eoliche
e 7 miliardi di KWh annui mediante 50 kmq di celle fotovoltaiche.
Per un totale di 84+9+7=100 miliardi di KWh annui.
 Un tale programma è considerato realizzabile entro il 2030 (invece del 2020)
e raggiunge solo il 36% degli obiettivi italiani (280 miliardi di KWh annui)
Questo da un’idea del ritardo accumulato dall’Italia con il rifiuto del nucleare, ritardo praticamente incolmabile.
 Contenuto dell’email precedente
 La tecnologia dei reattori attuali è a fissione e usa come combustibile l’uranio 235
In futuro (lontano 50 anni ?) si spera di realizzare reattori a fusione che useranno come combustibile l’idrogeno, risorsa infinita.
 Ci sono nel mondo 450 centrali nucleari in servizio e 44 centrali in costruzione.
Le 4 centrali annunciate da Berlusconi sono di “terza generazione” che è la più recente di quelle attualmente in costruzione nel mondo.  La Francia ne sta costruendo altre 7 (sette)
 Esiste un sistema di “quarta generazione” che nessuno però ha finora iniziato a costruire.
 I giacimenti di uranio 235 attualmente individuati si stima possano bastare per un periodo di 40 anni, cioè piu o meno quanto il petrolio. L’uranio è però un elemento diffusissimo in natura.  Spendendo un poco di più in raffinazione è una risorsa infinita.
 La sicurezza delle centrali non è in discussione.  Cernobyl è stata fatta saltare dal personale
con manovre proibite che hanno provocato l’esplosione dell’impianto, evento unico nella storia del nucleare.   
Le centrali attuali sono progettate su principi che rendono intrinsecamente impossibile l’esplosione.
 Le scorie, con le tecniche attuali, vengono in gran parte disattivate, utilizzando il residuo di energia
Sono una fonte ulteriore di energia.  Quello che rimane viene rinchiuso in blocchi di vetro fuso ed ulteriormente rinchiuso in contenitori di acciaio e cemento armato.  Le scorte italiane attuali, residui degli smantellamenti, vengono mandate in Francia (pagando) dove vengono riutilizzate.

di PAGANI PIETRO
Dear Frank ,
mi scuso per il lungo silenzio dovuto sopratutto alla mia pigrizia  ,ma se mi sfrugugli  sul nucleare non posso  starmene zitto.Ti premetto che spesso non sono d'accordo su tante questioni politiche da te poste e anche su qualche questione etica in cui peraltro rispetto  le opinioni di tutti che leggo sempre con  interesse.
Io mi definisco un  laico trasversale con un  amore viscerale per l'ambiente e per tutte le creature viventi .

Considero l'"effetto serra " il principale problema  del pianeta e .proprio per questo  sono  favorevole al Nucleare  e mi indispongo di fronte alle  mistificazioni  che vengono fatte su Chernobyl ,alle bieche speculazioni  sulle malattie indotte  (le ultime domenica scorsa su  Report che di solito mi piace se non parla di nucleare)  eccetera.

Mi  sembra anche strano il fatto che  in paesi  ad altissima vocazione per l'ambiente e per l'ecologia in generale  come la Svezia  e la Svizzera  la meta' della energia elettrica generata sia nucleare , con relativo interramento delle scorie nelle miniere saline (Svezia) o nelle alpi (Svizzera) senza alcun problema per  le popolazioni ( forse è aumentato il diametro  dei fori nel Gruviera ?)
Nessuno dei due paesi inoltre brilla per l'utilizzo di "fonti rinnovabili" tranne l'idroelettrico che in Svizzera è l'altra meta' della produzione  elettrica (il termoelettrico  tradizionale non esiste  ).Mai visti impianti eolici o pannelli FV .,almeno fino ad alcuni anni fa.Qualcuno ne ha visti recentemente?

Quindi condivido pienamente il tuo punto di vista  sul nucleare anche se ti devo confessare che mi disturba un po' che questa sia anche la posizione di Berlusconi.

A rinforzare il concetto mi permetto peraltrodi riassumere alcuni punti  sulle cosiddette fonti rinnovabili , cose che di solito non vengono dette ma che potrebbero integrarsi nella tua argomentazione.

1)Fonti  rinnovabili combustibili (biomasse,biodiesel ,mais etanolo ...ecc)
Premesso che tutto ciò che brucia ,sia esso carbone ( piu' o meno "pulito")  o metano , petrolio ,carta,legna ,bitume ,...cognac  ...genera CO2 ,

 l'obiettivo è di ridurre la CO2 , causa determinante  dell'effetto serra.
Magari  ,per compensare  un po' , non sarebbe male  aumentare  anche l'ossigeno nell'aria estendendo le foreste.

 Tagliare piante per bruciarne  la legna   o  farne dei pellets  da ardere  (combustibile "ecologico" ) o  trasformare distese boschive in campi di barbabietole per fare  Bioetanolo  o altri combustibili che ,oltretutto ,continuano a generare CO2 , mi sembra un crimine contro l'umanità.
Appare strano come questo dubbio non venga a molti circoli ambientalisti che al contrario sembrano gongolare alla vista di scene raccapriccianti che mostrano l'abbattimento di piante d'alto fusto  subito trasformate in graziosi cilindretti di legno da  mettere nella stufa.
Mi sta ancora bene  bruciare monnezza (un po' d i CO2 in cambio delle discariche   è sempre accettabile) ma il resto no.

2)Fonti rinnovabili  non combustibili. (Idro , sole, eolico)Queste , secondo me  sono le vere fonti rinnovabili. e, oltre al nucleare, le uniche esenti da CO2.("decarbonizzate")
Tralascio l'Idroelettrico ben noto a tutti che  ,   con i volumi di potenza  richiesti è l'unica  fonte  decarbonizzata   veramente alternativa al nucleare.
Gli altri due sono molto  meno significativi   in particolare il FV  che è  praticamente trascurabile per i seguenti motivi .

 2.1) Pannello fotovoltaico.
2.1.1 Potenza erogata lorda di picco:circa 80w/m2 durante le ore di punta  estiva  (11,30 -14,30) ,30-40 w /m2 nelle restanti ore di luce. Opera in corrente continua di basso voltaggio.
La conversione in ca e trasformazione a 220 V (Inverter +trasf.) , a parte l'incidenza del costo, porta la potenza netta a circa 50w/m2.La potenza  di picco (3kw) richiesta da una abitazione  (2 lavatrici) richiederebbe circa 60 mq.(per 3 ore).Nelle rimanenti 21 ore  della giornata   uno cosa fa?.Si attacca alla rete Enel. Sperando che non caschi un traliccio svizzero.

2.2.2.Ci si puo' divertire a calcolare il caso di completa autosufficienza per 24 ore usando solo i pannelli FV  , batterie e inverter, con 3kw disponibili sempre.Ci sono varie opzioni a seconda dei consumi previsti.In un caso mediamente ragionevole viene fuori che per alimentare la Lombardia occorrerebbe tappezzare di silicio , batterie  e inverter , l' intera pianura Padana  dal Monviso  a Trieste.(campi ,città , laghi e fiumi compresi)

2.2.3.Costo .Su questo argomento girano delle palle colossali.
L'anno scorso,col petrolio  a130 $/b il  costo "mele con mele" del Kwh FV  era dato a 10 volte il Kwh Enel (che  casualmente  brucia petrolio o metano per fare elettricità).Per cui il costo  dei pannelli ,una volta ammortizzato,dopo 20 anni di vita, veniva equiparato al Kwh Enel.Non viene mai considerato il costo delle accise  e tasse della bolletta Enel e ,dall'altra parte i contributi  regionali , provinciali e comunali elargiti all'aquirente e pagati dal contribuente .Quindi il confronto è "mele con angurie"
Quest'anno l'Enel (che culo che abbiamo!) brucia petrolio che costa un terzo .  (P.S. chissà se l'Enel ridurrà le tariffe..oltre il 2%.. ma questa è un'altra storia)
Comunque il rapporto di costo FV/Enel è sempre lo stesso.Si vede che il silicio contiene petrolio.

2.2.4.ambiente
A proposito di Silicio .Il pannello FV, trascorsi i 20 anni di vita utile ,dove va a finire? In Campania?
Non è biodegradabile  nè combustibile  .Che ne sappia io non è neanche riciclabile se non in minima parte. Non sono mai riuscito a sapere la verità. Qualcuno ne sa qualcosa?Poi nella tecnologia del film sottile c'è ancora l'Arseniuro di Gallio?
Cosa succederà alle povere falde aquifere della Campania quando arriveranno  miliardi  di  metri quadri di  silicio all'arsenico.Chissà  se Pecoraro Scanio lo sa.

2.2.5 Diffusione  e incidenza % sulla produzione di  energia elettrica.
Il 50% della produzione  mondiale di pannelli FV  viene dalla Germania leader mondiale di questo prodotto  dove  peraltro è installato circa il 60%  dell'intero parco  mondiale esistente.La produzione di Energia elettrica  FV   tedesca era ,nel 2007 di circa il 5% del totale  .Si ritiene che il totale, nel mondo, di questo tipo di energia,  sia inferiore all'1% .L'Italia è al 4^ posto in Europa. e  al 6^ nel mondo.

2.2Eolico
2.2.1.Potenza erogata netta  (60Mw-200Mw).c.a
Eccellente generatore  (corrente alternata).  in tutto paragonabile all'idroelettrico anche se meno potente,ma molto meno ingombrante e costoso.
Difetti :
2.2.2 Il vento non è prevedibile  .Può mancare per molti giorni o può esserci quando non serve e  l'energia elettrica non è accumulabile.
Per  quanto sopra  è sempre necessaria  una grande rete in stand-by   che , se ha da essere decarbonizzata , non può che essere nucleare.
2.2.3 il vento deve essere abbastanza costante e compreso  fra 3 m/s e  8 m/s. per  almeno metà dell'anno.
In Europa  esiste sulle coste del Baltico (nord Germania , Danimarca .Polonia e alcune aree della Spagna, Olanda  .
In Italia c'è il tavoliere delle Puglie , la riviera  ligure e la Sardegna occidentale
2.2.4.Problemi ambientali(paesaggio): Vietato in Sardegna dalla giunta regionale .Francamente inopportuno davanti a Portofino o S.Margherita. Resta la Puglia
2.2.5 Produzione  e diffusione
Leader mondiali :Germania e Danimarca .In entrambi i paesi   la Potenza elettrica di questo tipo è vicina al 12-15% del totale.
L'eolico rappresenta tendenzialmente l'unica alternativa al nucleare (sempre in funzione anti CO2) soppiantando l'droelettrico  nelle zone di pianura  e ,ahimè,anche per il crescente scioglimento dei ghiacciai nelle zone montane  e lo svuotamento dei bacini in quota
2.2.6 Costi:5-10 volte  il Kwh Enel  (vero)

3.Tariffe
Può essere interessante notare come Germania e Danimarca  ,massimi utilizzatori mondiali di fonti rinnovabili ,sono gli unici paesi a contendere all'Italia  il primato delle tariffe elettriche in Europa   (oltre il doppio della media europea) e ,probabilmente nel mondo; il che la dice lunga sull'incidenza    delle suddette fonti  sul costo dell'energia.
Per contro ,dalle stesse statistiche EUROSTAT (sito comunita' europea), si vede come i paesi ad alta penetrazione nucleare hanno le tariffe più basse.

4.
conclusioni.
Sono evidenti .Il nucleare ,che piaccia o no  è  inevitabile.Per l'Italia purtroppo è   tardi  e la  cosa apparirà  tanto più drammatica quanto più rapida sarà la ripresa dalla attuale crisi.Le alternative sono solo parziali (eolico).Il Fotovoltaico dovrebbe essere  limitato a poche applicazioni di nicchia
e,anzichè incoraggiato ,dovrebbe  essere tassato  per reperire fondi da investire  nel nucleare o in fonti rinnovabili credibili (eolico o idrogeno liquido)

Mi fermo qui. La maggior parte dei dati sono ricavati da articoli su riviste scientifiche (Newton),e Internet.Dove ci sono punti interrogativi sono dubbi che ho (es. sull'arseniuro di Gallio(2.2.
4) e potrebbero essere bufale.
A questo proposito  se tra i lettori  c'è qualche vecchio drago di HW magari che ha sciacquato i panni in Telettra (come Vittorio Ziliotto che saluto) che puo' dire qualcosa sulla tecnologia del silicio sarebbe molto gradito,
Sono comunque disponibile per   chiarimenti.

un cordiale saluto  a tutti

p.pagani