giovedì, novembre 15, 2012

I: Calcio e storia.

Comincio dal Napoli
E’ ormai da due anni che mi auguro la vittoria del Napoli.
Per ovvie ragioni, tra le quali c’è quella che
Il Napoli è forte !!!!
E’ una squadra che mi piace e poi bisogna anche uscire dal solito trio.
Lascio Lucio libero di credermi.

L’uomo della Provvidenza.
Non serve fino a che non si arriva ad un certo limite di stronzzaggine.
Dopo di che diventa necessario.

Cominciamo dal Duce.
La storia vuole che nel 1922 i sindacalisti democratici della CGIL abbiano provocato l’occupazione delle fabbriche in Italia, a modello di quanto aveva fatto 5 anni prima.Lenin in Russia.
Era il sogno della “dittatura del proletariato”

In quel momento l’Italia si è bloccata.
Il governo si è dimesso.
Nessun politico accettava più il ruolo di Presidente del Consiglio che il Rè inutilmente offriva.
Vittorio Emanuele era alla disperazione
Alla fine, per ragioni di affetto, Salandra accettò l’incarico.

Edoardo Agnelli, titolare della FIAT, chiese a Salandra di far sgomberare la sua fabbrica.
Salandra rispose:  posso farla bombardare

Era una situazione bloccata.  Fascisti e Comunisti si menavano. I Fascisti picchiavano di più.

I fascisti fecero la Marcia su Roma.  Andarono a campeggiare intorno alla città aspettando Mussolini.
Quest’ultimo era disponibile a presentarsi solo se lo chiamava il Rè.

Passarono diversi giorni e alla fine il Rè lo chiamò.
Quando si presentò in Parlamento Mussolini venne eletto all’unanimità, escluso il voto di Togliatti.
E’ tutto registrato nei documenti del Parlamento italiano.

Il resto è la storia del fascismo raccontata dagli antifascisti.
Se la luna mi sorregge vado avanti prossimamente.

Franciscofranco

viaggiare nella nebbia

L’Italia ha viaggiato alla cieca per più di sessanta anni dopo la guerra.
I primi due o tre anni, dopo il 1945, sono andati bene.
De Gasperi ha potuto governare garantito dall’esercito USA che faceva la guardia ai tifosi di Stalin.

Dopo è iniziato il balletto della democrazia italiana.
Un governo ogni sei mesi.

Ma il mondo esterno era lontano e camminava adagio.
Quando il mondo ha cominciato a correre e noi dovevamo entrare nell’Europa dell’Euro, si è dovuto chiamare a comandare uno esterno alla politica.  
Era il direttore della Banca d’Italia Azeglio Ciampi (1993-1994)

La prima cosa che ha fatto Ciampi: bloccare per un anno la restituzione dei soldi investiti dagli italiani in Buoni del Tesoro. 
Ciampi, come Monti, non lo aveva eletto nessuno, ma era credibile in Europa e siamo stati quindi ammessi nella nuova moneta.
E’ stata la prima cilecca pubblica della nostra democrazia.  Un estraneo al comando.

Adesso è toccato a Monti, un altro estraneo alla politica, prendere il posto dei politici eletti.  
Si dovevano prendere decisioni invise agli elettori.  Gli eletti vogliono troppo bene agli elettori.

Con i politici al comando saremmo andati nel baratro spinti dai “gangsters” della finanza mondiale.
Un baratro di debiti costruito prima e dopo Ciampi dai nostri eletti.

Adesso il problema diventa:  Cosa faremo dopo Monti?
Non si profila niente, ma proprio niente, di allettante.

Una speranza, che io condivido più che mai:  che possa continuare Monti.

Ma sento ripetere da tutti: per continuare deve candidarsi.  

Cioè deve scegliere un partito, e quindi stare al gioco di  uno contro tutti gli altri.
E allora ???  Gli facciamo fare la fine di tutti ???

Ma come avranno fatto i francesi a scegliere Holland e avergli dato il posto garantito per cinque anni ?
Come avranno fatto ???  E’ un bel mistero

Noi continueremo a viaggiare alla cieca.

Franciscofranco