venerdì, novembre 23, 2007

Carlo Casalegno 2

Caro Franco,
Il 1977 l’ ho passato, quasi sempre in Africa. … E non era a Ouagadougou che potevo ricevere queste notizie dall’Italia. Quindi, fino ad oggi, non ricordo di aver sentito parlare di questo assassinio politico. ………..


Giulio Pedretti è stato con me un neo-assunto alla Face Standard nell’ottobre 1956.
Dopo alcuni anni abbiamo preso strade diverse ma non ci siamo persi di vista.

Devo ringraziare Giulio per gli “assist” (termine calcistico) che ogni tanto mi fa, dandomi cosi l’occasione di andare in goal ….
…..scusate !!! volevo dire l’occasione di pontificare su cose molto più grandi di me.

Nel rispondergli mi viene voglia di descrivere la genesi delle Brigate Rosse, serpe che il Partito Comunista si è allevata, inconsapevolmente e incoscientemente, in seno, e che poi ha dovuto combattere.

Se avessero avuto il sopravvento le BR sarebbe stata una tragedia per l’Italia.
Emarginati da tutta l’Europa saremmo forse diventati alleati della Jugoslavia o dell’Albania, lavavetri intorno al mondo.

Tornando alle domande di Giulio.
Carlo Casalegno era semplicemente un uomo che non si piegava alla violenza, e nel contempo occupava una posizione di rilievo nel creare l’opinione pubblica, così come Indro Montanelli.
Uomini appartenenti a nessun partito, perciò molto credibili. Ostacoli da eliminare visti dalle BR

Le BR hanno ammazzato questo tipo di uomini perché sono i veri pilastri dello Stato.
Hanno fatto fuori giornalisti, magistrati, poliziotti, carabinieri, dirigenti industriali ecc.
Lo scopo era quello di intimidire gli appartenenti alle loro categorie. Di “persuadere” la strutture portanti della nazione ad accettare la nuova realtà

L’unico fuori da questo schema è stato Aldo Moro, che rappresentava formalmente il cuore della nazione ed ha fatto scandalo a livello internazionale.
Aldo Moro (onore alla persona) era sostituibile ed è stato sostituito.
In vista di una presa di potere, il far fuori tutta la classe politica e sostituirla non era un problema.
Anzi era un piacere.
Sostituire invece le classi dirigenti che ho menzionato era un affare tutt’altro che fattibile.
Diciamo pure che era, ed è, impossibile.

In quanto al silenzio stampa su Carlo Casalegno che io ho segnalato non posso dire quanto sia vero.
Occorrerebbe un servizio di “rassegna della stampa” di cui io non godo.

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