venerdì, febbraio 12, 2010

...se la ridevano bellamente...

TG3 di mezzogiorno
Oggi al TG3 di mezzogiorno ho ascoltato i commenti entusiastici sugli arresti per l’affare alla Maddalena e l’indagato Bertolaso. Non è che mi aspettassi qualcosa di meglio dal TG3.
C’è però una frase che mi ha colpito:

….quelli se la ridevano bellamente quando sentivano del terremoto all’Aquila, pensando agli affari che avrebbero fatto….

Riferisco la frase con una precisione del’ 80%. Il senso della frase è al 100%
Mi chiedo: questa è una notizia da Telegiornale oppure una frase da comizio elettorale ?

Capisco la soddisfazione di quelli di sinistra, che vedono colpito un ghiottissimo bersaglio: Bertolaso.
La frase può essere lecita per un giornaletto, non per un TG di Stato che dovrebbe mantenere un atteggiamento neutro.

Bertolaso
Bertolaso è, giustamente, il fiore all’occhiello di Berlusconi.
Quello che ha fatto è sotto gli occhi di tutti ed è semplicemente eccezionale.
Particolarmente per il contrasto rispetto a quello che i suoi antagonisti non hanno mai saputo fare.
Quello che è successo a Napoli più che per suo merito è stato per gravissima ingiustificabile insipienza dei suoi avversari.
Poi c’è stata l’Aquila e qui la partita era durissima. Lui ha vinto alla grande.
Questo successo di Bertolaso è una grave scottatura, umiliante per i suoi nemici politici.
Li posso anche capire; in democrazia il gioco è solo quello di conquistare il potere. Il bene comune passa in secondo piano

Il ragionier Zamberletti
Vado indietro di vari decenni per fare dei paragoni, e ricordo che il capo della Protezione Civile era un certo ragioner Zamberletti, i cui meriti erano stati quelli di aver portato voti alla DC.
L’usanza nella DC era quella. La gara era quella di offrire posti di lavoro, licenze, pensioni di invalidità, favori vari.
Poi nei casi di emergenza immagino che Zamberletti facesse da intermediario tra il Governo ed i capi dei pompieri.

Oggi
Oggi abbiamo un tale, Bertolaso, che se scoppiasse una guerra ed io fossi al potere, lo farei Comandante Supremo delle Forze Armate.
Come Armando Diaz nel 1917, dopo Caporetto.

Realismo
Non so che cosa abbiano scoperto i magistrati a carico di Bertolaso. Tutto può essere. Santi al governo non ce ne sono ed è meglio.
Qualche giorno fa ho sentito una frase detta da Sgarbi degna del suo genio: il politico più onesto è quello capace.
D’altronde io mi sono anche meravigliato della velocità di intervento all’Aquila. Sappiamo quanto sia vischiosa la burocrazia e quindi il muoversi a quella velocità mi ha stupito. Nel caso fossero state fatte cose arbitrarie in favore dei terremotati bisognerebbe chiedere a questi ultimi di esprimere un giudizio.

Il sistema giudiziario italiano
Il curriculum del sistema giudiziario italiano non è entusiasmante, anzi è penoso, e di conseguenza si presta a dubbi e scetticismi quando entra nel campo dei politici. La lentezza del sistema è esasperante, per non dire criminosa.
Quante piccole aziende, abbandonate dalla giustizia, abbiano dovuto chiudere per mancati pagamenti non è dato sapere ma devono essere una enormità. Sacrifici di una vita distrutti.
Nel suo insieme il sistema giudiziario italiano andrebbe processato per omissione di atti di ufficio.
La quantità di reati che sono visibili alla luce del sole e non sono mai stati inquisiti è stupefacente.
Tipo le case costruite sulle pendici del Vesuvio, ma è solo un piccolo esempio; ce ne sono altre miriadi.

Verso la fine degli anni 50 (se ricordo la data) c’è stato uno scandalo petroli. Enrico Mattei finanziava i partiti.
In pochi giorni il parlamento compatto ha promulgato la legge del finanziamento dei partiti. Ne Mattei ne l’AGIP sono stati inquisiti.

Non si era mai sentito parlare di aziende inquisite al di fuori di quelle che vanno in bancarotta, tipo Parmalat o Cirio.
Arrivata in scena Mediaset allora finalmente una è stata inquisita. Diverse volte.
Questo è il palmares ai miei occhi faziosi.

Adesso i PM sono diventati improvvisamente fulminei.
L’efficienza di Bertolaso ha provocato invidia nei PM; l’hanno voluto imitare.

Per quanto riguarda la mia esperienza, nell’area della grande industria e del commercio le regole di vita sono quelle di una giungla.
In Italia e all’Estero.
Le gare di assegnazione contratti, con gare di appalto a livello internazionale, sono giochi fallosissimi, con intermediari in loco detti consulenti.
La professionalità dei consulenti è quella di conoscere personalmente gli alti dirigenti delle Società appaltatrici.
Nessuno dei concorrenti denuncia mai un altro. Finirebbe fuori dal gioco una volta per tutte.

Dice: allora cosa dobbiamo fare ?
Far finta di niente ?
No. La discrezionalità della magistratura è il problema.
Come si può risolvere ?
Non lo so.

Ultime notizie della sera
Di Pietro propone:
Meddere la Brodezzione Civile alle dibendenze del Barlamendo !!!
Lui si che se ne intende !!!!
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Muy buenas noches
Franciscofranco