venerdì, maggio 23, 2008

Matti in gabbia

Questa è l’ora dei miracoli.
L’Italia è in gabbia.
Il ministro Basaglia li ha fatti uscire, i matti, e li ha riconsegnati alla mamma.
Adesso voglio vedere come farà a far uscire l’italia, che, non s’è desta, nonostante l’elmo di Scipio, di cui s’è cinta la testa.
Tutti i santi giorni i Tg fanno una tiritera di piagnistei sul come sono ridotti gli italiani.
Nessuno di loro che voglia prospettare qualche via d’uscita.
Nei proclami elettorali nessuno ha voglia di dire che non c’è via d’uscita.
D'altronde il pessimismo non attira voti da nessuna parte.
Eppoi, se fai come Basso-lino, il quale dice con me o senza di me è lo stesso
voglio vedere chi ti vota.
C’è qualcuno adesso che può di fare il miracolo di far uscire l’Italia da questa situazione ?
I buoi sono scappati. Inutile chiudere la stalla.
La gabbia in cui è chiusa l’Italia è stata costruita con ostinazione dai marxisti di casa nostra,
che hanno indottrinato per troppi decenni il cervello di troppa gente (anche dei preti) alla loro folle ideologia.
Sarebbe grottesco premiarli adesso perché hanno tolto la lettera “esse” dal simbolo del grande partito.
Per parlare di storia si deve ricordare che noi siamo stati il Paese più comunista d’Europa
per troppo tempo.
A metà degli anni settanta il Partito Comunista Italiano ha raggiunto il 36% dei voti.
Nelle altre grandi nazioni europee la Spagna e la Francia hanno avuto circa il 10% di “pepponi”.
In Germania ed Inghilterra il partito comunista non è mai esistito.
Molta brava gente dirà :
Ma se hanno sempre governato i democristiani !!!
Adesso la colpa la danno a noi poveri proletari ???
Commento legittimo ma ingenuo.
La Democrazia Cristiana, dopo De Gasperi, è passata in mano alla corrente di sinistra, per compiacere ai sentimenti della gente, che vedeva nel sol dell’avvenire la promessa del futuro.
Per controbattere la concorrenza falce&martello che prometteva l’uguaglianza e la felicità per tutti, che conquistava voti a tambur battente, l’unico modo sembrava quello di concedere l’impossibile.
Cioè di fare debiti.
I gerarchi della DC da quel momento (da Fanfani in poi) sono sempre stati della corrente di sinistra.
L’ultimo di essi, Ciriaco De Mita, è riuscito ora a rientrare in politica nel PD, coerentemente con la sua storia precedente.
Il colosso IRI dell’industria statale, più di metà dell’industria italiana, entità di stile sovietico, buco nero del bilancio statale, è stato costruito e gestito da loro, i gerarchi della sinistra DC.
E’ servito a mantenere milioni di posti di lavoro inesistenti e a mandare in vacca il bilancio dello Stato.
L’hanno liquidato negli anni 90 per disperazione ma ci hanno dovuto lasciare l’eredità del buco di bilancio, o meglio, della voragine di bilancio.
Le finte pensioni di invalidità del sud stessa storia.
Storia emblematica.
Ricordo che al tempo, De Mita, contestato sulla questione, disse:
embè, le benzioni al sudde zono l’egguivalende della gassa indegrazzione degli oberai del norde !!!
Poi, finalmente, il botto finale, il fuoco d’artificio della grande festa delle cicale italiote, il miracolo italiano delle pensioni per i cinquantenni !!!
Vale a dire le pensioni di anzianità, invenzione sindacal-confindustrial-democristian-comunista !!!
Ecco raggiunta finalmente l’eguaglianza (nella povertà) insieme alla felicità per tutti !!!
Venti milioni di pensionati !!!
Molti dei quali con i pannoloni pieni di merda che nessuno pulisce più perché gli infermieri vogliono lo stipendio in palanche e non in “bond-parmalat”
L’Italia non ha mai vissuto un momento così magico !!!
Ma il governo uscente ultimo passato, (ma non promosso) nel suo splendido biennio, ha pensato bene di mettere una pezza all’ingiustzia sociale iniqua dello Scalone Maroni, che in modo becero, con due anni di anticipo, mandava in pensione tutti a sessant’anni, termine a suo tempo stabilito dal fondatore, il Duce.
Con un grande gesto di solidarietà sociale il gobierno Prrr… ha eliminato lo Scalone Maroni
Alla modica spesa di 10 (dieci) miliardi di euro.
Cosa vuoi che siano dieci miliardi di euro ???!!!!
Sono ventimila miliardi di italian-lirette che nessuno vuole più !!!
Ci vogliono 1,2 miliardi di euro solamente per costruire la nuova linea Metro n°5 di Milano,
12 km, 19 stazioni, da Sesto SG a San Siro, via stazione Garibaldi, ci vogliono, come ho detto, 1,2 miliardi di euro consegna nel 2012 dopo Cristo (fra 4 anni)
Con 10 miliardi se ne potevano fare altre otto, al massimo, ma non di più nèèè !!!!
Macchecazneffai di aldre oddo linee metropolittaneammilano ????
Maèccosibbello andareinmacchina !!!!
Cheppoi vediangheilpannoramainmacchina !!!!
Eppoi senneancheilPeggoraroScannio, tuttoeccologgico haddettonniende, vuoldirecchevvabbenecossi !!!!
Accosasservono tuttestemmetroppoliputtaneammilano ????
Mammamiabbella èunammania !!!
E’ppeggiodelpondesullostrettodiMessina !!!!
Con affetto
Franciscofranco

























































Alitalia

Faccio un po’ il leghista.
Ogni tanto serve.
La radio, negli anni trenta, ha cominciato a trasmettere da Torino
Poi l’ha portata a Trastevere il Duce, quando ha visto che piaceva alla gente
Il cinema (sia pure muto) hanno cominciato a farlo alla Bovisa (La Milano-Film si chiamava)
L’ha portata a Cinecittà il Duce, per le stesse ragioni
L’aviazione civile è iniziata nel varesotto (circa Malpensa).
L’hanno portata a Fiumicino i “democratici” per adeguare democraticamente il centro del potere.
La televisione di Stato ha iniziato le trasmissioni a Milano
L’hanno portata, negli anni cinquanta, a viadelvaffanculo a Roma, sempre i “democratici”
Era in corso Sempione, dove hanno lasciato i Bollettini Meteo della Padania, oltre a Meneghino e Cecca per celebrare il Sabato Grasso del Carnevale Ambrosiano.
C’è voluto un Cavaliere dell’Italia incazzata per aprire una TV di frodo a Cologno Monzese.
Avessero potuto portavano ai Castelli Romani anche la pianura padana.
Mi vengono in mente queste cose per colpa di Alitalia.
Alitalia è il simbolo del centralismo politico romano.
Non per colpa dei romani, cheqquando-non-son-stronzi, son pure simpatici.
No. E’ un’altra storia.
Sono i politici che sono fatti così, democratici o meno che siano. E’ antropologia del potere.
Le cose importanti le vogliono vedere vicine. Si sentono meglio a vederle dalla finestra.
Ci mettono dentro i loro omarini e li tengono d’occhio.
Tengono al guinzaglio i loro bravi ometti, a comandare gli altri.
Per gli altri vale il motto: Credere, Obbedire e Combattere.
Alitalia l’hanno piazzata a Fiumicino ed è inamovibile.
Anche se gli aerei sono fatti per muoversi, ci sono le officine di manutenzione degli aerei.
Queste è più difficile spostarle.
Ed ancora più difficile (nella nostra penisola) è spostare i dipendenti specialmente se i dipendenti sono romani-de-roma e se li hanno raccomandati i santi di Montecitorio e Palazzo Madama.
Sono autentiche “vacche sacre”
La nostra classe politica ha creato Fiumicino negli anni cinquanta con il concetto che dovesse essere il centro unico dell’aviazione civile italiana.
Unico aeroporto con la pista adeguata ai Jumbo.
Il fatto che l’industria fosse in Val Padana era un dettaglio senza importanza.
Flop clamoroso e peccaminoso.
Ci sono voluti più di trenta anni per adeguare Malpensa alla situazione del nord Italia..
Impossibile però schiodare Alitalia da Fiumicino.
A decidere sono i sindacati dei piloti e delle hostess
Adesso siamo al disastro.
Però quelli che parlano in pubblico, sindacalisti, politici, giornalisti e speaker TV non parlano del
disastro del sistema di trasporto aereo italiano e dei problemi che crea alla Nazione.
No !!!! Non è quello il problema !!!
Parlano dei posti di lavoro a rischio per i dipendenti Alitalia e Sea (Malpensa)
Vale a dire: il sistema aeroportuale è stato creato per dare lavoro ad alcune migliaia di persone, non per trasportare milioni di passeggeri italiani e stranieri.
Se manca questo servizio, i turisti vadano pure altrove.
Non parliamo poi dei manager delle aziende uomini d’affari, (cioè i datori di lavoro di milioni di persone).
Questi qui, ricchi come sono, si arrangeranno, che diamine !!!
In Italia, c’era una volta l’IRI, con cento o mille volte più dipendenti di Alitalia
L’hanno venduta, forse svenduta, gonfiando il ricco parco pensionati che abbiamo.
Le aziende IRI in mano ai privati sono rifiorite a nuova vita. Fanno affari d’oro.
Per l’Alitalia, azienda della stessa parrocchia, tutto ciò non vale.
Come si spiega ????
Si spiega che i valorosi piloti comandano loro.
Li hanno portati vicino al Palazzo e si sono imparentati bene.
Buona Pasqua a tutti gli amici !!!
Franciscofranco