sabato, gennaio 02, 2010

Riforma delle pensioni

Continua la telenovela infinita della riforma delle pensioni.
Saranno almeno trent'anni che le autorità europee ce lo chiedono.
Fate le riforme strutturali, prima fra tutte quella del sistema pensionistico !!!
Con loro i governatori della Banca d'Italia, Ciampi, Fazio ed ora Draghi.
E' un ritornello ossessionante. Mai ascoltato.
I nostri politici cianciano, cincischiano, dicono di si, che si, ma certo che si, ci vuole, è sacrosanta,
la riforma delle pensioni è sacrosanta noi tutti la vogliamo.
Basta che la faccia qualcun altro.
Chi se la sente di perdere così tanti voti !!!
Perchè i fessi dobbiamo essere proprio noi ?!!!
Il sistema pensionistico attuale ha creato una camicia di forza nel bilancio dello Stato.
Non ci sono più soldi per fare autostrade, ferrovie, metropolitane, ponti sullo Stretto, ecc. ecc.
Per creare cioè gli utensili destinati a cambiare il futuro dell'Italia.
A far arrivare i "tempi migliori".
Con il sistema pensionistico, creato da Mussolini negli anni trenta, si andava in pensione tutti a sessantanni. Senza privilegi di sorta.
I cattocomunisti, negli anni settanta, han pensato bene di creare le pensioni di anzianità.
Da un giorno all'altro, senza clamore, e senza proclamare di chi era il merito, si è iniziato ad andare a riposo a cinquant'anni.
Il bilancio dello Stato è andato subito in picchiata.
Adesso abbiamo 17 milioni di pensionati, contro una forza lavoro di 23 milioni.
Una parte di questi ultimi, 3,5 milioni, sono dipendenti pubblici, anche loro sulle spalle di pantalone il contribuente.
I rimanenti cittadini sono giovani a carico delle famiglie.
Faccio notare che 23 - 3,5 = 19,5 milioni di unità-forza-lavoro reale.
Mentre 17 + 3,5 = 20,5 milioni di persone al traino del mondo produttivo.
A fronte di una simile situazione, nel 1994, Berlusconi proclamò di voler fare una drastica riforma del sistema pensionistico, sullo stile di quanto fece Margaret Tatcher in Inghilterra, riforma quanto mai salvifica per il bilancio inglese.
Allora i cattocomunisti scatenarono tutto il potenziale di perniciosa demenza di cui sono in possesso, contro la volontà fascista e antidemocratica del "padrone delle televisioni".
Praticamente loro hanno voluto prendersi doppiamente il merito del disastro economico dell'Italia.
Non bastava loro di avere creato il disastro; lo hanno voluto anche difendere.
Cioè impedire che il sistema venisse riformato.
L'Italia nell'occasione della demolizione del primo governo Berlusconi ha perso l'ultimo tram per riacquistare credibilità internazionale, dignità, ed un'autonomia economica degna di uno stato non bancarottiero.
Gradirei se qualcuno volesse contestare queste mie affermazioni.
Ieri, tanto per cambiare, Fassino ha ripetuto, per la millesima volta, che il governo ha seriamente l'intenzione di mettere mano ad una riforma delle pensioni.
Dopo che sono scappati milioni di buoi, dico io.
E dopo che la Germania (come altri) ha gia stabilito da tempo un percorso a tappe che porterà i tedeschi ad andare in pensione a 76 anni.
Vedremo prossimamente dove porterà il coraggio e la determinazione di Piero Fassino.
Adesso i pensionati sono andati in piazza con le bandiere per chiedere l al Presidente del Coniglio l'aumento, della pensione.
Pare che metà dei 17 milioni di pensionati che abbiamo arrivino a prendere 500 euro al mese.
Chissà quanti di loro erano andati nel 94 a fare la Marcia su Roma della sinistra contro il Berlusca ?
A difendere il diritto di andare in pensione a cinquant'anni.
Chissà quanti di loro si ricordano delle consulenze avute dal sindacato che, fatti i conti diceva loro:
lei in pensione (a cinquant'anni) prende quasi come a lavorare.
Non vale la pena di continuare a lavorare.
Lasci libero il posto ai giovani e si goda la pensione !!!
Certo che anche il sindacato non poteva prevedere l'effetto dell'euro.
Ma prevedere che andando in pensione a cinquant'anni, e poi avendo la fortuna di campare fino a ottanta, si rischiava di vivere poi a caffelatte, questo si era prevedibilissimo, se la mia riserva di memoria non mi inganna.
Perchè anche l'inflazione della lira non scherzava davvero.
Pensa che consulenza che davano i sindacati ai lavoratori !!!
Adesso, il dare 1 (uno) euro al mese di aumento a tutti i pensionati vuol dire spendere 17 milioni di euro al mese, che fanno all'anno 17x13=221 (duecentoventuno) milioni di euro = 442 miliardi delle povere vecchie lire.
Se invece si volesse fare un vero aumento ai pensionati, diciamo 100 euro al mese, bisognerebbe spendere 22.100 (ventiduemilacento) milioni di euro, cioè piu di 22 miliardi di euro, cioè piu di metà della cifra messa in ballo con la contestatissima legge finansiaria.
Se qualcuno lo propone al Ministro Padoa-Venesia-Mestre-Sciopa, quello el sciopa veramente !!!
Ghe ven un colpo ch'el resta li seco come un palo dell'illuminasion !!!
Invece il Presidente del Coniglio rimane imperturbabile.
Adesso ha detto che a Gennaio si parlerà di riforma delle pensioni.
Si parlerà.
Abbiamo visto lo spettacolo penoso dei pensionati da 500 euro al mese, senza speranze, in piazza con le bandiere, a chiedere un adeguamento della loro miseria.
Adeguamento che non avverrà mai semplicemente perchè impossibile da realizzare. Un esercito così non è mai esistito.
Questo è un risultato classico della SINISTRA.
Quei poveretti prima si sono fatti convincere ad andare in piazza per difendersi, contro il despota Berlusconi, che voleva farli lavorare.
Loro volevano andare in pensione a cinquant'anni, cioè volevano farsi rottamare. Ci sono riusciti.
Sinistra e sindacati hanno aiutato a rottamarli, a decine di milioni
Questi poveracci adesso si accorgono di non avere più speranza se non quella di morire prima che i morsi della fame sopraggiungano inesorabili.
Nessuno ha il coraggio di dirglielo
L'Italia purtroppo era imparentata, (per fortuna alla lontana), con il sistema sovietitico, e questo ne è un retaggio.
Lo Stato deve provvedere a tutto
Quando non ce la fà, affonda tutto insieme.
Egualitariamente.
Implode come le Torri Gemelle.
Come l'Unione Sovietica
I consiglieri sindacali che li hanno convinti nel 94 a fare la Marcia su Roma dove sono ?
Adesso hanno cambiato il loro credo.
Sono diventati europeisti.
Adesso devono difendere il bilancio di Padoa-Venesia-Mestre-Scio.
Un esercito di milioni di rottamati.
L'istituto della previdenza sociale per tutti è stato qualcosa che venne concepito per garantire una vecchiaia serena, economicamente dignitosa, accettabile, per tutti, alla fine della vita lavorativa.
Durante gli anni sattanta (la data non viene celebrata !) nel pieno del parossismo sessantottino,
si decise che non era giusto aspettare l'età naturale di pensionamento.
D'altronde i ricchi padroni hanno sempre fatto la bella vita anche da giovani !!! Perchè i lavoratori dovevano aspettare la vecchiaia ?
Si potevano benissimo scaricare 10 anni prima sulle spalle dello Stato.
Il caso volle che la cosa piacesse anche agli industriali, impossibililitati a licenziare personale in esubero.
Fu di conseguenza un Inciucio Storico, mai formalizzato pubblicamente come il Compromesso Storico Moro-Berlinguer, ma molto più concreto e reale. Un inciucio cinico da parte di chi si rendeva conto delle conseguenze.
Probabilmente era parte integrante del Compromesso Storico.
Nel momento in cui vennero prese queste decisioni la sofferenza per il bilancio dello Stato era relativamente modesta.
Ma l'Inciucio Storico era una cambiale da pagare nel futuro.
Quando milioni e milioni di pensionati si sarebbero accumulati.
Ora siamo nel futuro. Abbiamo 17 milioni di pensionati.
Un aspetto che non è al centro delle discussioni.
E' troppo scomodo.
Meglio parlare del bollo auto, dei ticket, degli aumenti ingiustificati del prezzo delle cipolle.
17 milioni.
Un esercito straordinario !
Il più grande esercito nella storia italiana è stato quello della Prima Gierra Mondiale: 3,5 milioni di soldati.
Avessimo avuto 17 milioni di uomini potevamo marciare su Vienna in una settimana.
Al di là di ogni facile ironia, ora ci troviamo in una situazione dove la finalità dell'istituto previdenziale è stata tradita.
In Italia la più grande massa di poveri è di gran lunga costituita dai pensionati.
Non so a quanto ammonti un sussidio di disoccupazione ma penso che somigli molto alla pensione percepita dalla maggioranza dei 17 milioni di rottamati.
Oltretutto, beffardamante, questo è il risultato delle battaglie sostenute da quelli che (formalmente) sarebbero i difensori dei lavoratori





























































































50° anniversario di fondazione dell’Europa

Oggi dalla TV, alle celebrazioni del 50° anniversario di fondazione dell’Europa ho sentito, in una intervista al Presidente Napolitano, dichiarare la “mia” verità:
gli USA sono stati la levatrice dell’Europa Metafora usata nell’intervista
Questo non era mai stato detto in modo formale.
E’ sempre stata una mia ferma convinzione, avendo vissuto l’epoca dell’evento, che l’Europa sia stata riunita su “ordine” americano, ma in occasione di conversazioni con persone della mia stessa età ho percepito un senso di malessere nell’interlocutore.
Un sentimento di offesa verso quei degnissimi statisti protagonisti dell’evento.
Ma non era mica colpa di De Gasperi, Schumann e gli altri se in quel momento non comandavano loro !!!
L’Europa unita rappresentava un formidabile bastione contro il comunismo che minacciava di espandersi in tutto il continente europeo.
Nel continente conquistato dagli americani con le armi e con il sangue.
Nel continente dove gli USA comandavano politicamente e militarmente, per nostra immeritata fortuna.
In quell’Europa al di qua del “muro” affamata e logorata da reciproci risentimenti nazionalistici, eredità della guerra.
E’ chiaro che il linguaggio usato nell’intervista non è stato brutale quanto il mio.
Ma la sostanza del discorso è stata la medesima, senza infingimenti.
Poi l’intervistatrice, nel seguito del discorso, ha fatto parlare Napolitano di come la sinistra all’epoca abbia percepito l’evento dell’unificazione europea.
La domanda appariva coraggiosa in quanto Napolitano, all’epoca, militava nel Partito Comunista, che si era opposto con tutte le sue forze all’unificazione europea.
In realtà il coraggioso è stato Napolitano a fargliela fare, perché in simili occasioni le domande sono concordate.
Rispondendo alla domanda Napolitano è partito da eventi del 1970 (quando la burrasca era passata) raccontando di un paio di membri del partito che vennero eletti al Parlamento Europeo.
Volendo così affermare che l’europeismo era stato, alla fine, accettato dal Partito Comunista
Poi ha proseguito parlando del suo incontro con Alterio Spinelli, grande ideologo dell’europeismo.
Napolitano venne folgorato (sulla via di Damasco) da quell’incontro. Penso abbia voluto far capire che da quel momento lui divenne sostanzialmente un Socialdemocratico
Cosa, aggiungo io, che gli costò la ghettizzazione all’interno del partito, ed il conseguente “esilio politico” vissuto presso il Parlamento Europeo.
Volemosebbene italiani !!!
Franciscofranco