venerdì, novembre 04, 2005

Europa

Genesi di America ed Europa

L’America è nata dall’Europa
Successivamente l’Europa è nata dall’America




Nascita dell’America
L’America nasce per caso, quando Cristoforo Colombo imprevedibilmente ci inciampa sulla via delle Indie (12 ottobre 1492). Dopo una decina d’anni si è capito che era una cosa nuova.
Nel seguito gli europei colonizzano l’America e quindi la nuova creatura nasce con DNA europeo.
Alcuni secoli dopo (1776) il Nord America si scrolla di dosso i “padri-padrini europei”, cioè gli Stati che l’avevano colonizzato, diventando gli USA.
Arrivati a metà del 1800, e disponendo ora di transatlantici a vapore, milioni di europei si trasferiscono in America, dove c’è per tutti la possibilità di mangiare tre pasti quotidiani.
Agli inizi del 1900 gli USA raggiungono la condizione di “maggior potenza industriale/militare del mondo”.

L’Europa di HitlerNel 1940 gli Stati europei scatenano la Seconda Guerra Mondiale.
La Germania Nazista occupa Olanda Belgio Lussemburgo e Francia e ci rimane per quattro anni.
Questo dominio, insieme all’Italia entrata in campo a fianco dei tedeschi, costituisce
“La nuova Europa” come tale definita da Hitler e Mussolini.
Come si può constatare è quindi esistita un’altra versione contemporanea di unione europea, precedente alla UE attuale. (ne erano esistite anche nei secoli e millenni precedenti)
Gli USA sbarcano nel 1943 in Italia e nel 44 in Normandia, scacciano i tedeschi da Italia, Francia, Belgio, Olanda e Lussemburgo, e occupano la Germania sottomettendo 60 milioni di tedeschi.
(Altri 15 milioni finiscono sotto la falce e martello sovietica)
Questa operazione costerà agli USA 300 mila caduti.
A guerra finita si viene a creare un fronte politico/militare sul confine tra l’Europa-americana e l’Europa-sovietica, fronte che include un piccolo segmento italiano in quel di Trieste.

L’Unione Europea (UE)A questo punto si materializza un pezzo di storia non raccontata (uno dei tanti) su quella che è la genesi dell’Unione Europea. Non raccontata perché non piace al popolo.
Così come, ad esempio, non è mai stato raccontato cosa si siano detti Stalin, Roosvelt e Churchill a Yalta quando hanno deciso le sorti del mondo.
La storia non raccontata (di mia interpretazione) consiste nel ruolo giocato dagli USA per far nascere l’UE
Esiste in quel momento l’esigenza americana di rafforzare l’Europa occidentale, minata dalla propaganda comunista ed esposta militarmente all’URSS.
Contestualmente, i sei stati europei coinvolti dall’invasione americana (gli stessi sei, guarda caso, della prima versione UE) sono a sovranità limitata.
Sono e resteranno per molto tempo alla mercè degli USA.

Materialmente sono ridotti alla fame. Occorre il Piano Marshall (americano) per sfamarli.
Esempio (dal sapore folkloristico ai giorni nostri) delle condizioni alimentari di allora:
dopo un anno e mezzo dalla fine della guerra, il governo italiano decide di aumentare da 150 grammi a 250 grammi la razione di pane procapite giornaliera.

Gli USA “suggeriscono” ai sei governi di unirsi economicamente, (oltre che militarmente con la Nato) per dar luogo ad un’area industrialmente forte e socialmente ricca, che possa produrre anticorpi al comunismo, e che avvolga in un legame indissolubile le sei nazioni.
Questa è la genesi dell’UE, più che mai realistica e fuori dai trionfalismi di circostanza.

Una volta avviata l’UE ha poi marciato autonomamente, senza spinte esterne, attraverso le tappe successive, in quanto percepita come cosa più che mai positiva (dai politici di parte anticomunista)
Ed i padri fondatori, (che in quel momento storico non potevano essere che padri-mandatari) di cui parla la storiografia ufficiale hanno fatto egregiamente e meritoriamente la loro parte.
Il loro ruolo era comunque molto più duro e difficile di quello dei politici odierni. Le posizioni che occupavano in quel momento richiedevano nervi d’acciaio. Se l’Occidente avesse perso loro sarebbero spariti fisicamente dalla scena umana e dalla storia.

Una riprova della mia teoria è data dal fatto che i comunisti italiani (stupidamente seguiti dai socialisti di Nenni), si sono battuti aspramente contro la nascita dell’UE, in quanto percepita chiaramente come il frutto di una strategia anti-comunista. Vale a dire il parallelo economico della NATO.
Conclusioni

L’Europa attuale è due volte figlia degli USA:

La prima volta in funzione antinazista
Gli USA l’hanno strappata a Hitler con la straripante forza militare di cui disponevano.

La seconda volta in funzione anticomunista
Gli USA l’hanno concepita ed imposta ai sei Stati europei
perdenti (vedi nota)
Una volta creata l’hanno presidiata, politicamente e militarmente, di fronte all’URSS di Stalin.

A mia opinione personale è difficile, o comunque contradditorio, essere europeisti e contemporaneamente antiamericani viscerali, gastroenterici, intestinali fino ad osteggiare i McDonalds

Nota: Francia Belgio Olanda e Lussemburgo sono state perdenti con la Germania
Italia e Germania perdenti con gli USA
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EUROPA



30 anni di guerra civile in EuropaSe immaginiamo l’Europa come unico agglomerato geografico/politico, cioè come una nazione, possiamo dire che durante il secolo passato l’Europa ha vissuto una guerra civile iniziata nel 1914 (prima guerra mondiale) e terminata nel 1945 (seconda guerra mondiale).
Quindi una guerra civile durata trent’anni, durante i quali hanno avuto luogo anche la rivoluzione d’ottobre 1917 in Russia, che ha instaurato il comunismo, e la guerra di Spagna del 1936.
E’ stato probabilmente Il periodo più sanguinoso di tutta la storia umana.
Questi 30 anni di guerra civile sono stati poi seguiti da altri 45 anni di guerra fredda, (cioè di odio politico senza guerra in Europa) guerra fredda terminata con la caduta del muro di Berlino nel 1990.

La lotta fratricida, iniziata nel 1914 per esclusive ragioni di predominio coloniale in Africa ed Asia, con responsabilità equamente distribuite tra tutte le potenze europee di allora, si è poi conclusa con la guerra di rivincita scatenata dalla Germania nel 1939, provocata in gran parte dalla frustrazione e umiliazione del popolo tedesco, a seguito delle pesantissime condizioni imposte da Francia e Inghilterra nel 1918 alla Germania, come risarcimenti di guerra.
Condizioni consistenti nella sottrazione di tutte le colonie, mutilazioni territoriali e pene pecuniarie tali da ridurre in miseria i tedeschi.

Quanto sopra è stato il prologo all’unificazione europea.

Perché l’Europa unita ?
Come è nata l’Europa ?
Chi l’ha fatta nascere ?
Perché è stata fatta nascere ?
Quale è stato l’interesse propulsore di questa iniziativa ?
Chi ne ha sostenuto la crescita fino ad oggi e chi l’ha osteggiata ?

Nascita dell’Unione EuropeaL’Unione Europea l’hanno fatta nascere gli Stati Uniti d’America. Sissignori, gli USA.
All’indomani della fine della seconda guerra mondiale (1945) gli USA si sono trovati davanti all’esigenza di creare un blocco forte in Europa, per contrastare politicamente, e se necessario militarmente, l’URSS.
Il modo più efficace per dare coesione a questa alleanza europea e creare un blocco forte, era sicuramente l’integrazione delle economie nazionali, cioè una condizione di reciproca dipendenza tra queste nazioni. L’integrazione economica avrebbe inoltre creato ricchezza, e quindi vanificato e spento il desiderio di comunismo nell’Europa occidentale
In quel momento gli americani comandavano sugli Stati dell’ Europa occidentale, sconfitti in guerra e occupati militarmente.
L’autorità americana sull’Europa occidentale era stata ratificata anche dall’URSS a Yalta, in cambio dell’equivalente autorità russa sull’Europa dell’est.

I cinque Stati fondatori
Non a caso i “cinque Stati fondatori” dell’ Unione Economica Europea, vale a dire Italia, Germania, Belgio, Olanda, Lussemburgo e Francia, erano stati tutti conquistati (liberati) militarmente dagli USA. Tutti quindi tenuti ad obbedire.
Erano gli Stati che avevano perso la guerra.
Nessun altro Stato europeo è stato invitato ad entrare; semplicemente perché gli altri non avevano obblighi verso gli USA.
Gli inglesi infatti, nella loro veste di vincitori, (perciò partecipanti alla conferenza di Yalta) non avevano l’obbligo di entrare e non sono entrati subito nell’unione europea. Lo hanno fatto molti anni dopo, di loro scelta, quando hanno deciso che conveniva anche a loro.

I padri fondatoriI governi europei hanno sempre presentato la nascita dell’Europa come un evento europeo spontaneo, esaltando il ruolo storico dei padri fondatori.
Senza voler togliere alcun merito ai cosiddetti padri fondatori dell’Europa, (tra i quali c’era il nostro splendido e coraggioso De Gasperi) ma questi signori hanno svolto il semplice ruolo di esecutori più che di fondatori, pur avendo interpretato sicuramente con grande convinzione ed entusiasmo la loro parte.
Questo lo dico con tutto il rispetto e l’ammirazione per quegli illustri e degnissimi signori.

Per chi non ne fosse convinto ribadisco che è impensabile che i leader politici di queste nazioni sconfitte (che stavano risollevandosi con i prestiti americani del Piano Marshall) avessero in quel momento storico l’autorità ed il carisma per avviare un progetto politico delle dimensioni dell’ Unione Europea, di loro iniziativa, senza l’input degli americani, che in quel momento erano anche truppe di occupazione dell’Europa.

La storia dei padri fondatori l’hanno inventata i governanti europei, d’accordo con gli americani, per darsi un’immagine di autonomia ed autorevolezza di fronte al popolo.
Per dare inoltre lustro alle loro nazioni di fronte al mondo.
In altre parole, per non presentare l’Europa al mondo come un agglomerato di “repubbliche delle banane”.
Era anche una necessità politica di fronte al mondo comunista.
Va detto comunque che i politici di parte anticomunista hanno abbracciato entusiasticamente l’idea europea ed hanno sempre combattuto per realizzarla.
Quindi, gli americani hanno si fondato l’Europa, ma hanno trovato un terreno fertilissimo su cui impiantarla.

Nasce la NATO
Gli USA quindi, prima hanno creato la NATO (1949), alleanza militare comprendente gli USA e gli Stati Europei, poi hanno “invitato i cinque paesi fondatori” a fare l’unione economica europea, il “cemento più sicuro” per rafforzare il blocco politico-militare, mettendo insieme cinque nazioni che non avevano nulla da spartire tra loro, e che fino a quel momento avevano fatto amicizia solo sparandosi.

Nasce la CECAPrimo passo dell’unione economica europea è stata l’istituzione della CECA (Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio) avvenuta nel 1951.
Il carbone e l’acciaio erano in quel momento gli elementi strategici per la rinascita industriale.

Questo passo, di natura urgente, è stato il preludio all’unione economica più generale, che avverrà nel 1957 con la ratifica del Mercato Comune Europeo.

Quelli che volevano l’Europa e Quelli che non la volevano
Il mondo comunista comprendeva perfettamente le finalità strategiche, in funzione anti-URSS, dell’unificazione europea, e quindi combatteva il movimento di unificazione.

In Italia i comunisti, apertamente schierati con l’URSS, non volevano l’Europa, per le ragioni simmetricamente opposte per cui la volevano gli americani.

Il Partito Comunista Italiano (PCI), insieme al PSI di Nenni, si è opposto strenuamente sia alla unione militare europea (NATO) sia alla unione economica europea, che è iniziata nel 1953 con la riduzione dei dazi doganali sulle merci, negli scambi commerciali tra le cinque nazioni.

Ci sono state battaglie ostruzionistiche leggendarie in Parlamento, scioperi e dimostrazioni di piazza durissime, da parte di comunisti e socialisti insieme.

Bisogna dire che l’unione economica europea è stata osteggiata anche dai grandi industriali di allora, in quanto eliminava le barriere protezionistiche doganali a cui erano abituati. Molte aziende, abituate a vivere in situazioni di monopolio, sono crollate all’apertura delle frontiere.

Ma non c’era niente da fare.
Il destino dell’Europa, sia occidentale che orientale, era stato deciso privatamente a Yalta da Rooswelt, Churchill e Stalin, (febbraio 1945) riuniti in quel luogo a questo preciso scopo.
In base a questi accordi l’Italia è degli americani.

Gli eventi sono più forti delle simpatie
Gli italiani, senza alcun merito, senza potersi pronunciare, senza poterci metterci il becco, si sono trovati dalla parte giusta cioè la parte vincente.
Il …..caso ha voluto così.
Il PCI, all’epoca, sosteneva la politica estera dell’URSS come avrebbe fatto un organismo di stato sovietico vero e proprio.
Per averne un’idea bisogna pensare alla faccenda di Trieste, contesa da Italia e Yugoslavia, dove i comunisti italiani appoggiavano le pretese della Jugoslavia, contro l’Italia, essendo la Jugoslavia in quel momento inserita nel blocco sovietico

Nasce il Mercato ComuneTappa fondamentale per la nascita dell’Europa l’avvio del Mercato Comune Europeo (MEC)., marzo 1957.
Con il MEC vengono aboliti i dazi doganali tra i 5 paesi, viene cioè realizzata la libera circolazione delle merci. E’ la premessa per arrivare alla libera circolazione di uomini e capitali, realizzata completamente solo nel 1999, insieme alla moneta unica.
Alla votazione in parlamento per la ratifica del MEC, il PCI di Togliatti vota contro.

Svanisce in Italia l’opposizione all’Europa
Poi, negli anni sessanta, l’opposizione del PCI all’Europa comincia a calare gradualmente, man mano che la gente prende coscienza di che cosa sia il mondo al di la del muro.

I leader comunisti si rendono conto che la partita del comunismo, a livello mondiale, è persa.
Allora iniziano a criticare la costruzione europea con motivazioni geografiche: l’Europa così come viene progettata è incompleta; dovrebbe includere anche i paesi dell’est.

Arrivati qui, vista la situazione, adesso vorrebbero entrare anche loro.
Fingono di non sapere che non si possono integrare economie capitaliste con economie comuniste.

Negli anni 70, l’opposizione ideologica alla costruzione economica dell’Europa unita si dissolve totalmente: gli italiani tutti, di destra e di sinistra, sono diventati europeisti convinti.

E’ l’effetto degli anni di m… piombo dell’Italia. Italia che rischia seriamente di deragliare.
La gente ha preso coscienza della pochezza della sua classe dirigente, e vede nell’Europa la ciambella di salvataggio, qualcosa di esterno all’Italia a cui aggrapparsi, in cui poter sperare per raddrizzare una baracca che sta andando alla deriva.

Lo sforzo per rientrare in corsaGli altri Paesi europei mettono in discussione il diritto dell’Italia ad entrare in Europa, con la sua valanga di debiti. Non vogliono diventare soci in affari con qualcuno che è sulla via della bancarotta.

I nostri politici avvertono il pericolo ed accettano di fare un passo indietro, affidando tutto ad Azeglio Ciampi, ex Governatore della Banca d’Italia, persona fuori dai partiti, capace di leggere, scrivere e far di conto.
E questa è la svolta positiva che rimette in carreggiata l’Italia e la fa entrare in Europa.

Cosa significa europeismo nel nuovo millennio
Arrivati al nuovo millennio, con l’unione monetaria fatta, si parla ancora di europeismo e di antieuropeismo. Non è ben chiaro cosa voglia dire.
Il processo di integrazione europea ha ormai raggiunto un punto di non ritorno.
La moneta comune è l’elemento determinante.
A nessun governo può venire in mente di tornare indietro, sarebbe un suicidio politico.
Grazie al cielo questo è uno stato di fatto irreversibile e non può più essere messo in discussione.

Le accuse reciproche di antieuropeismo che si lanciano occasionalmente i partiti sono di natura demagogica.
L’interrogativo d’oggi è piuttosto un’altro : e adesso cosa facciamo ?

Dove vogliamo arrivare
L’unione Europea si va allargando. Siamo a 25 Stati ma non è finita. Altri ne devono arrivare per prendere a bordo tutto il Continente.
D’altra parte si parla di aumentare ulteriormente l’integrazione tra gli Stati membri, mettendo insieme la politica estera e la difesa.

Io lascerei si entrare tutti gli Stati che lo desiderano, (purché siano geograficamente giustificati) ma fermerei per il momento il processo di integrazione. Ciascuno Stato si tenga le sue prerogative e poteri attuali punto e basta. L’unione economica è già una grande conquista ed è più che sufficiente per essere contenti, senza imposizioni di politica estera per nessuno e senza grandezze militari da far valere.

I sogni di politica estera comune (potere politico) e di difesa comune (potere militare) rivelano la megalomania di una parte dei politici, che attraverso l’Europa comune vorrebbero poter giocare un ruolo mondiale, alternativo a quello degli USA.
Questi sono in prevalenza i sogni dei paesi leader europei (Francia e Germania) i quali avrebbero poi il timone del comando.

E’ inutile e velleitario voler fare gli americaniIl sogno che l’Europa diventi l’alternativa agli USA, sul piano del potere politico e militare, non mi entusiasma per niente.
Non solo, ma dico che non è ne desiderabile ne realizzabile.

Non è desiderabile perché ricreerebbe una situazione simile a quella della guerra fredda di cui ci siamo appena liberati.

Non è realizzabile, non solo nel breve ma neanche nel medio periodo, a causa della differenza della società europea rispetto a quella Nord Americana.

Non si può creare l’esercito più potente del mondo semplicemente spendendo soldi in armamenti.
Nossignore, l’esercito più potente del mondo (quello USA) è basato su una economia continentale dove esiste una stretta integrazione tra quattro componenti fondamentali :
l’industria, le università, la difesa e l’industria spaziale.

La forza militare americana è basata su mezzi tecnologici di avanguardia che non si possono comprare.
Sono il prodotto di una società industriale che non ha nessuna somiglianza con il nostro mondo europeo e che non ha nessuna intenzione di farsi clonare.
Non solo, ma se ipoteticamente questo mondo americano volesse accettare di farsi clonare, non troverebbe gli europei (in particolare gli italiani) pronti a farlo, causa il loro retaggio culturale.

Trilussa
Se paragoniamo l’Italia gli USA dobbiamo subito fare i conti con dati statistici importanti, riguardanti l’attitudine della gente.
In Italia lavora il 40% mentre negli USA lavora il 60% della popolazione.
Bisogna porre molta attenzione a queste cifre : il 60% rispetto al 40% rappresenta il 50% in più. Non è uno scherzo.
Questa differenza è in gran parte dovuta alle nostre leggi sociali sul pensionamento e sulla mobilità. A noi piace la vita comoda.
Questo pensiero mi da l’opportunità di concludere allegramente questa noiosa dissertazione con dei versi di Trilussa, dedicati al Serpente Boa, che nella mia mente rappresenta gli italiani.

QUESTA E’ LA STORIA DER SERPENTE BOA
CHESSE NUTRE DE MERDE SECCHE

E MMAGGNA
E BBEVE
E RROTTA
COM’UN FIJO DERRAMIGNOTTA

E SSE RRIPOSA SOTTO LI PAMPINI DELL’UVA
RIMPIAGGNENDOSE LLANIMA
DELLI MORTAACCI SUA

Franco Valsecchi

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