sabato, giugno 05, 2010

Energie alternative 2

Giovanni tenta di rispondere alle mie domande.
Bravo Giovanni che tieni viva la discussione !!!!

L’impressione mia è però che abbiamo bisogno del contributo di qualche addetto ai lavori aggiornato con notizie recenti.
Un aspetto è quello della sincronizzazione di rete.
I 50Hz tradizionalmente venivano dalla velocità di rotazione degli alternatori che dovevano essere tutti in fase tra loro.
Mica cosa da poco mi pare
Ma è ancora cosi ???
Da tempo ho sentito parlare di linee ad alta tensione a corrente continua. Questa deve essere la nuova tendenza.
Tra l’altro la linea a cc è bipolare. Si risparmia un filo. Non è poca cosa.

Ne hanno installate in Italia ??? Se la risposta è affermativa allora il sincronismo viene ricreato all’arrivo.
Oppure viene comunque ricreato nei nodi di rete ???

Questo della velocità degli alternatori potrebbe avere un impatto sulla flessibilità della generazione.
Mi sento un dilettante allo sbaraglio.
C’è qualcuno che ne sa di più ????
Ciao a tutti
Franco



> Le macchine generatrici possono sicuramente seguire queste
> variazioni.

> Domanda finale: *l’elasticità *di regolazione delle macchine è
> adeguata a seguire le *variazioni tra bello e nuvoloso* nei
> rimanenti giorni dell’anno ????????

> Quelle idroelettriche penso proprio di no.

> Quelle termoelettriche lavorano producendo vapore ad alta
> pressione.

> Forse bisogna spegnere una o più macchine per seguire l’andamento
> del clima ???

Non sono sicuro di saper rispondere completamente alle tue domande ma
pescando fra i ricordi scolastici ed una lontana visita ad una
centrale nella valle che porta a Cervinia mi sembra di poter dire che
almeno per quanto riguarda le centrali idroelettriche esiste una buona
flessibilità nella loro regolazione.

Benvenuto chi con maggiori conoscenze possa smentirmi, ma questo è
quanto io ricordo dai miei studi di elettrotecnica e da quanto letto
negli anni.

Una rapida ricerca su Wikipedia ha almeno in parte confermato questa
mia convinzione.

Alcuni tipi di turbine sono facilmente regolabili sia per la loro
potenza erogata sia per la loro velocità (che deve essere calibrata
per mantenere la frequenza a 50 Hz).

La centrale che visitai si trovava fra due laghi, il lago di Cignana a
2400 mt. ed un lago formato dallo sbarramento del fiume che scende a
valle a poco più di 1000mt. La centrale era praticamente su bordo del
lago in basso e durante la notte veniva usata per riportare sul lago
in alto quanta più acqua possibile per mantenerlo sempre pieno. Le
stesse macchine usate per generare energia durante il giorno durante
la notte assorbivano dalla rete per pompare l'acqua verso l'alto
usando le stesse condotte che alimentavano la centrale.

Non so se ciò avvenga ancora perché sto parlando degli anni '60 e da
allora non sono più salito in Valtournanche e da allora la tecnologia
è molto cambiata.

Ma sembra che la regolazione delle centrali idroelettriche sia una
cosa molto facile ed applicata da molti anni, se non da sempre.

Probabilmente anche le turbine a vapore ed a gas sono facilmente
regolabili ma almeno per le prime non è facile regolare il generatore
di vapore. Per un funzionamento ottimale le caldaie devono lavorare
ad un regime costante (occorrono svariati giorni per fermare un
impianto e probabilmente molti di più per riavviarlo) e permettono una
regolazione della potenza erogata solo in un campo limitato e
sicuramente non hanno l'elasticità per seguire le variazioni
giornaliere. Il fatto di pompare l'acqua da un lago all'altro più in
alto era un modo per recuperare energia che in ogni caso doveva essere
prodotta dalle centrali termoelettriche.

Le turbine a gas non le conosco ma direi che i tentativi di applicarle
alla trazione terrestre non hanno avuto alcun successo al contrario di
quanto avviene in campo aeronautico.

Per tornare alla tua domanda iniziale io direi che l'introduzione di
energie alternative è una bella cosa se si pensa ad un risparmio sui
consumi petroliferi. Ma penso anche che in ogni caso bisogna avere la
possibilità di generare tutta l'energia necessaria in modo garantito e
che non sia realmente possibile superare col fotovoltaico o l'eolico i
margini (limitati) imposti dalla regolazione delle centrali
termoelettriche.

Ciao
Giovanni

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