giovedì, dicembre 05, 2013

Mao-Tze-Tung e la Svizzera

Adesso non ci sono più i bei scioperi di una volta.
Oggi dovrebbero fare sciopero i disoccupati.  Non sono abituati e quindi riuscirebbe male. 

E' un casino: mancano i "padroni"

Io ho nostalgia degli scioperi dei miei tempi, quando potevo esibirmi come "crumiro"

Ricordo un'occasione di sciopero che mi ha dato l'opportunità  di un incontro che ricordo ancora oggi.

Erano gli anni settanta, quelli della rivoluzione Culturale di Mao Tze Tung in Cina.
Lavoravo alla Face Standard di via Bodio.  Progettazione e fabbricazione di apparati per la SIP(Telecom)

Durante il periodo di cui parlo si è verificato uno sciopero incattivito dal prolungarsi nel tempo.
Allora i sindacalisti di fabbrica bloccarono gli ingressi all'Azienda.
Noi dipendenti, io compreso, quel giorno volenti o nolenti siamo tutti rimasti sui marciapiedi di via Bodio.

Io, annoiato dall'evento, ero a gironzolare davanti alla scuola elementare che avevo frequentato da bambino.

Mentre facevo pigramente quattro passi, sono stato individuato da un giovane attivista politico
come obiettivo da contattare e convertire. Lui circa ventenne ed io quarantenne
Evidentemente avevo anche l'aspetto dichiarato del crumiro.
Il giovane con molto garbo si è avvicinato iniziando a parlarmi della Rivoluzione Culturale di Mao Tze Tung, in Cina.

Mao mandava a sbadilare tutti indistintamente: intellettuali e analfabeti, docenti universitari e venditori ambulanti ecc.
Io ho ascoltato pazientemente la sua descrizione del modello Mao e la convenienza ad imitarlo anche da noi.

Poi, ad un certo punto ho fatto qualche obiezione:
<![if !supportLists]>-          <![endif]>Vede giovanotto la Cina è lontana, molto lontana. Sono migliaia di Km.  Dovremmo copiarla alla cieca.
<![if !supportLists]>-          <![endif]>Come facciamo noi ad andare a verificare l'opportunità di imitarli oppure no ?
<![if !supportLists]>-          <![endif]> 
<![if !supportLists]>-          <![endif]>Potremmo invece noi andare a Chiasso (40 km dalla Bovisa) dove c'è la Dogana Svizzera.
<![if !supportLists]>-          <![endif]>Andiamo dentro a  curiosare cosa fanno in Svizzera.
<![if !supportLists]>-          <![endif]>Mi pare che in Svizzera se la cavino benino. Molto meglio di noi.
<![if !supportLists]>-          <![endif]>In Svizzera si sono rifugiati i perseguitati politici italiani di ogni epoca
<![if !supportLists]>-          <![endif]>Perché nessuno pensa mai di andare a fare una visita ?. Cosa ne dice lei ?

Il giovanotto mi ha guardato un po' disorientato e sconsolato, con un'aria strana.
Era visibilmente spiazzato.  Penso fosse anche triste.

Mi ha salutato educatamente e se ne è andato via, lasciandomi solo e un poco incerto.
Ero combattuto tra la soddisfazione per la risposta data ed il rimorso per avere maramaldeggiato con un giovane.

Dimenticato l'episodio ho ricominciato a pensare alle carte che giacevano sulla mia scrivania in ufficio, delle quali ero perdutamente innamorato. 

FRANCISCOFRANCO 

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