sabato, aprile 02, 2005

Per ricordare Papa Wojtyla Giovanni Paolo II


Sono rimasto davanti al video per più di tre ore, e non mi capita mai.
Sono ancora totalmente emozionato per tutto ciò che ho visto e pensato.
Dal lato emotivo ho rivissuto un episodio della mia vita:
il funerale a mia sorella Marta, Suor Saveria (11 giugno del 2000) avvenuto a Santiago del Cile dove ha vissuto per quarant'anni.
Quello che s'è visto oggi in piazza S.Pietro non s'era mai visto prima.
La televisione, spesso criticata, l'ha offerto a tutti, anche a quelli bloccati a letto.
E' una delle tante cose buone del nostro tempo.
Sento che la mia capacità di espressione è limitata, è troppo povera per rendere l'evento.
Si sono viste, per chi le ha volute vedere, le dimensioni della Cristianità.
Una marea umana, da tutto il mondo, non convocata da alcuno, non alla ricerca di una vittoria politica o sportiva o di qualunque altra natura, ma solo alla ricerca del sovrannaturale, del contatto con Dio.
Nel riconoscersi, e dare l'addio, a uno che ne è stato degno rappresentante sulla terra.
Di questa umanità si sono visti anche i capi delle nazioni, tutti o quasi.
Neanche all'ONU si sono mai riuniti così al completo.
C'era anche Kofi Annan, segretario generale dell'ONU
Tutti insieme rappesentavano il potere politico, militare, decisionale di tutta l'umanità.
Ma questo insieme unico, questo concentrato del potere, in questa occasione appariva piccolo, modesto, dimesso, di fronte all'uomo che se ne andava.
Loro rappresentavano il potere umano, un potere scelto dagli uomini, dalla periferia.
Papa Wojtila, l'uomo che se ne andava, non è stato scelto dal basso, dalla periferia.
E' stato scelto dal'Alto, dal Vertice Assoluto.
Questo non gli ha impedito di essere amato da tutti gli uomini, senza che lo avessero scelto.
Questo è, per me, il confronto più significativo della giornata:
il confronto tra il potere umano ed il potere divino.
Affettuosi saluti a tutti
Franco























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