venerdì, maggio 23, 2008

Alitalia

Faccio un po’ il leghista.
Ogni tanto serve.
La radio, negli anni trenta, ha cominciato a trasmettere da Torino
Poi l’ha portata a Trastevere il Duce, quando ha visto che piaceva alla gente
Il cinema (sia pure muto) hanno cominciato a farlo alla Bovisa (La Milano-Film si chiamava)
L’ha portata a Cinecittà il Duce, per le stesse ragioni
L’aviazione civile è iniziata nel varesotto (circa Malpensa).
L’hanno portata a Fiumicino i “democratici” per adeguare democraticamente il centro del potere.
La televisione di Stato ha iniziato le trasmissioni a Milano
L’hanno portata, negli anni cinquanta, a viadelvaffanculo a Roma, sempre i “democratici”
Era in corso Sempione, dove hanno lasciato i Bollettini Meteo della Padania, oltre a Meneghino e Cecca per celebrare il Sabato Grasso del Carnevale Ambrosiano.
C’è voluto un Cavaliere dell’Italia incazzata per aprire una TV di frodo a Cologno Monzese.
Avessero potuto portavano ai Castelli Romani anche la pianura padana.
Mi vengono in mente queste cose per colpa di Alitalia.
Alitalia è il simbolo del centralismo politico romano.
Non per colpa dei romani, cheqquando-non-son-stronzi, son pure simpatici.
No. E’ un’altra storia.
Sono i politici che sono fatti così, democratici o meno che siano. E’ antropologia del potere.
Le cose importanti le vogliono vedere vicine. Si sentono meglio a vederle dalla finestra.
Ci mettono dentro i loro omarini e li tengono d’occhio.
Tengono al guinzaglio i loro bravi ometti, a comandare gli altri.
Per gli altri vale il motto: Credere, Obbedire e Combattere.
Alitalia l’hanno piazzata a Fiumicino ed è inamovibile.
Anche se gli aerei sono fatti per muoversi, ci sono le officine di manutenzione degli aerei.
Queste è più difficile spostarle.
Ed ancora più difficile (nella nostra penisola) è spostare i dipendenti specialmente se i dipendenti sono romani-de-roma e se li hanno raccomandati i santi di Montecitorio e Palazzo Madama.
Sono autentiche “vacche sacre”
La nostra classe politica ha creato Fiumicino negli anni cinquanta con il concetto che dovesse essere il centro unico dell’aviazione civile italiana.
Unico aeroporto con la pista adeguata ai Jumbo.
Il fatto che l’industria fosse in Val Padana era un dettaglio senza importanza.
Flop clamoroso e peccaminoso.
Ci sono voluti più di trenta anni per adeguare Malpensa alla situazione del nord Italia..
Impossibile però schiodare Alitalia da Fiumicino.
A decidere sono i sindacati dei piloti e delle hostess
Adesso siamo al disastro.
Però quelli che parlano in pubblico, sindacalisti, politici, giornalisti e speaker TV non parlano del
disastro del sistema di trasporto aereo italiano e dei problemi che crea alla Nazione.
No !!!! Non è quello il problema !!!
Parlano dei posti di lavoro a rischio per i dipendenti Alitalia e Sea (Malpensa)
Vale a dire: il sistema aeroportuale è stato creato per dare lavoro ad alcune migliaia di persone, non per trasportare milioni di passeggeri italiani e stranieri.
Se manca questo servizio, i turisti vadano pure altrove.
Non parliamo poi dei manager delle aziende uomini d’affari, (cioè i datori di lavoro di milioni di persone).
Questi qui, ricchi come sono, si arrangeranno, che diamine !!!
In Italia, c’era una volta l’IRI, con cento o mille volte più dipendenti di Alitalia
L’hanno venduta, forse svenduta, gonfiando il ricco parco pensionati che abbiamo.
Le aziende IRI in mano ai privati sono rifiorite a nuova vita. Fanno affari d’oro.
Per l’Alitalia, azienda della stessa parrocchia, tutto ciò non vale.
Come si spiega ????
Si spiega che i valorosi piloti comandano loro.
Li hanno portati vicino al Palazzo e si sono imparentati bene.
Buona Pasqua a tutti gli amici !!!
Franciscofranco


















































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